Le acque sotterranee, alimentate durante la stagione delle piogge, sono la principale fonte di approvvigionamento di acqua in Africa.
I risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Nature rivelano que le riserve d'acqua sotterranee nell'Africa subsahariana presentano un forte resilienza a fronte dei cambiamenti climatici.
I ricercatori stimano che il basso tasso di accesso all'acqua potabile in queste regioni, nonostante la disponibilità della risorsa, possa derivare da un deficit di pianificazione, ma soprattutto da un sottosfruttamento delle strutture per l'acqua potabile, in particolare dei pozzi.
Ci sono due tipi di pozzi. Pozzi dotati di pompe a propulsione umana e pozzi alimentati da energia elettrica, tradizionale o solare.
L'approccio dei
piccoli passi
dell'Associazione Nanou, ci porta a scegliere l'energia umana, che in Africa di certo non manca.
Questo permette di avere minori costi di gestione e di ridurre la frequenza di guasti o malfunzionamenti.
Nelle campagne del Camerun occidentale, più precisamente a
Bangoua, la popolazione percorre in media 3 km per andare a prendere l'acqua dai fiumi. Per la maggior parte, queste acque non sono adatte al consumo umano, e causano la recrudescenza di malattie come colera, febbre tifoide, dissenteria, ecc.
Di fronte a questa situazione, l'associazione Nanou prevede di costruire un pozzo che sarà in grado di fornire acqua potabile a un centinaio di persone ogni giorno.
Possiamo così concorrere alla lotta contro le epidemie di malattie legate al consumo di acqua non potabile.
Dopo aver sentito diverse imprese locali specializzate nei lavori di perforazione, ne abbiamo scelta una che offre uno studio preliminare sul campo con un geometra e soprattutto fornisce garanzie sulla qualità delle fonti d'acqua. Inoltre si impegna a manutenere le attrezzature in caso di guasto o malfunzionamento. Il costo per l'installazione di questo pozzo ammonta a € 12.000.
L'associazione Nanou si rivolge ai suoi sostenitori affinché insieme possiamo avviare questo progetto, "L'acqua per Bangoua", che speriamo sia il primo di una serie.
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